Numana

Numana

Mare a perdita d’occhio, un borgo di pescatori e misteriose storie di una regina picena:

questa è Numana, arroccata sulla falesia, un luogo unico per godere di una vacanza all’insegna del mare e della cultura.

Numana, Bandiera Blu d’Europa per la qualità delle sue spiagge, è una delle perle del Parco Naturale del Conero (5800 ettari), caratterizzato da un rarissimo tratto di costa alta che domina il mare e le colline con un mix perfetto di acque limpide, campi coltivati, antichi borghi e macchia mediterranea,

La cittadina si divide tra zona Alta, popolata di casette e viuzze tortuose che ne sono l’anima pittoresca ed una zona bassa dove si trovano il porticciolo e l’arenile. La Costarella è il collegamento naturale tra le due parti con l’antico percorso a gradoni utilizzato dai pescatori fin dalla notte dei tempi.

La costa qui presenta un duplice volto: a nord, verso Pesaro, le propaggini del Monte Conero (527 m.) cadono a picco nell’Adriatico, celando piccole spiagge tra le insenature. Tra queste citiamo la Spiaggiola, vera spiaggia cittadina di Numana. A sud invece si fa spazio un largo spiaggione di ghiaia fine, dove si concentrano lidi attrezzati, ristoranti e vita notturna.

Se dai giardini pubblici che orlano la Piazza principale si gode senza limiti del blu del mare, dalla piazzetta della Torre, proprio sul lato opposto, si esplora l’intero litorale a sud e le colline che gli fanno da sfondo.

Nelle notti d’estate, la sagoma dell’Arco d’ingresso della Torre appare come un moderno stargate oltre il quale le i bagliori delle stelle si mischiano alle luci di terra senza soluzione di continuità.

La storia di Numana è antichissima: già nel Neolitico ospitava insediamenti umani come testimoniano i reperti del centralissimo Antiquarium Statale. In questo piccolo museo sono ospiti d’onore gli oggetti provenienti dalla tomba picena detta della Regina (nell’area archeologica I Pini di Sirolo). I ricchissimi corredi, con oltre mille fibule, due carri integri ed un rarissimo telaio a cintura, lasciano pensare che la donna trovata sepolta avesse il rango di principessa.

La tradizione numanese è legata inoltre all’antico crocifisso bizantino conservato nel Santuario sulla piazza principale. Un’oggetto misterioso che la leggenda vuole far provenire dalla Terra Santa e che costituisce un’opera di notevole pregio storico-artistico.

 

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